LA TERAPIA FORESTALE: ARRIVA LA RIVOLUZIONE SALUTARE
Il dirigente della Regione Puglia, Domenico Campanile, illustra come risvegliare il benessere psicofisico attraverso questa pratica innovativa
In Puglia, la terapia forestale rappresenta una pratica innovativa che promuove il benessere psicofisico attraverso la fruizione dei boschi della regione. Ne abbiamo parlato con Domenico Campanile, dirigente della Sezione Gestione Sostenibile e Tutela delle Risorse Forestali e Naturali della Regione Puglia, che ne ha sottolineato il neo-rapporto bosco e salute ma soprattutto della nuova frontiera legata alla medicina naturale.
Grazie alla terapia forestale, si è aperta una nuova frontiera nel concetto di cura e benessere, con pratiche che integrano la fruizione dell’ambiente naturale. “La Regione Puglia - prosegue - ha adottato diverse strategie per valorizzare l’ambiente forestale regionale e promuovere la salute e il benessere dei cittadini. Oggi si inizia a parlare di terapia forestale che rappresenta un’opportunità unica per promuovere il benessere e offrire un modello innovativo per affrontare le sfide legate alla salute delle persone e dell’ambiente”.
Questa nuova funzione attribuita al bosco pugliese consente di confermare la sua centralità nel sistema ambientale regionale, nella consapevolezza di continuare a svolgere le importanti funzioni ecologiche e naturalistiche, di tutela del paesaggio e prevenzione del rischio idrogeologico, di fornitura di beni e servizi ecosistemici e di valorizzazione culturale e turistica.
“I Boschi Didattici di Puglia, istituiti con Legge regionale 40/2012 - tiene a evidenziare il dirigente - offrono proposte educative e ludiche basate sulla conoscenza e il rispetto del patrimonio naturale e culturale delle foreste, attrattive per migliaia di visitatori di tutte le età. L’esperienza in un bosco didattico coinvolge tutti i sensi e produce effetti positivi sulla sfera psicologica, neurologica, cardiocircolatoria e immunitaria, riconosciuti dalla ricerca scientifica”.
“Respirare a pieni polmoni in un bosco significa anche beneficiare dei terpeni emessi dagli alberi e dal sottobosco, che hanno effetti benefici sul nostro corpo e spirito. Passare del tempo in un bosco o semplicemente contemplare gli alberi aiuta a rilassare la mente e il corpo, ridurre lo stress e migliorare lo stato d’animo. Come sostiene Edward Wilson, non possiamo vivere una vita sana e completa lontano dalla natura, abbiamo bisogno di un contatto diretto con le forme di vita”.
“Per questo - continua Campanile - diventa fondamentale definire gli standard scientifici per qualificare la terapia forestale nei boschi didattici pugliesi, promuovendola anche nei protocolli fitoterapici e di medicina naturale e complementare. La terapia forestale rappresenta una nuova frontiera della medicina naturale, con il bosco che assume un ruolo da protagonista”. Una nuova frontiera dunque sempre più attuale.
“In un contesto storico segnato da cambiamenti climatici ed eventi meteorologici sempre più estremi - sottolinea il dirigente - la tutela del territorio diventa una delle caratteristiche principali del nostro agire. Ma ci sono anche altri aspetti importanti da considerare, come quello sociale-didattico legato alla fruizione degli spazi da parte delle comunità locali e delle scuole, quello economico grazie all’indotto che crea occupazione e quello ambientale legato al recupero e corretto utilizzo delle risorse naturali. I 192.000 ettari di bosco della Puglia - conclude - sono un bene collettivo e i prodotti e servizi forestali interessano diversi settori, dalla biodiversità alla conservazione della natura alla mitigazione climatica”.