Curare le malattie del fegato
Un punto di riferimento è l’Unità Operativa Semeiotica Medica del Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna
L'Unità Operativa Semeiotica Medica del Policlinico Sant’Orsola-Malpighi di Bologna accoglie nel reparto di degenza ordinaria i pazienti internistici inviati dal Pronto Soccorso ed è un punto di riferimento per le attività assistenziali e di ricerca dell’epatologia. I pazienti con malattie del fegato (epatiti croniche, cirrosi epatica, tumore primitivo del fegato, trapianto di fegato) e quelli con patologie correlate al consumo di alcol vengono seguiti nell’intero percorso di diagnosi, cura e sorveglianza clinica dal team della Semeiotica, diretto dal professor Franco Trevisani e composto da sette medici strutturati e oltre dieci specializzandi in Medicina Interna. La Semeiotica Medica è inserita in reti di ricerca nazionali e internazionali. Partecipa a tre studi Horizon 2020, sponsorizzati dalla Comunità Europea, sui pazienti con cirrosi scompensata. In ‘Carbalive’ è stato sviluppato e sperimentato l’uso di un nuovo carbone attivo a porosità controllata che, assunto per via orale, inibisce l’assorbimento intestinale di prodotti nocivi per il fegato. Il Consorzio ‘Liverhope’ valuta l’effetto combinato di rifaximina e simvastatina nel bloccare la progressione della cirrosi. In ‘Decision’ l’obiettivo è la personalizzazione della cura della cirrosi, scelta sulla base di dati ottenuti analizzando i campioni biologici di circa 2.500 pazienti con cirrosi scompensata. La Semeiotica Medica è stata anche il centro promotore dello studio multicentrico italiano no-profit ‘Answer’, sponsorizzato da Aifa e pubblicato nel 2018 sulla rivista scientifica The Lancet. Coordinato dai professori Paolo Caraceni e Mauro Bernardi, ha dimostrato che la somministrazione a lungo termine di albumina umana comporta una riduzione del rischio di mortalità a 18 mesi del 38%, una diminuzione delle complicanze superiore al 50% e una migliore qualità di vita dei malati con cirrosi epatica scompensata. Il professor Franco Trevisani, coordinatore del gruppo di studio Italian Liver Cancer, comprendente 23 centri italiani che collaborano nella raccolta di dati clinici sul tumore primitivo del fegato, sottolinea che “dal 1996, il gruppo ha pubblicato oltre 70 articoli che hanno contribuito a perfezionare l’approccio diagnostico e terapeutico a questa grave complicanza della cirrosi”.
BOLOGNA - tel. (+39) 051 2142931
www.aosp.bo.it